I templari, il simbolismo, la storia

cavalieri templari o del tempio di Salomone si insediarono in Italia tramite il sistema viario esistente sotto Roma e diretto alla capitale; non tralasciando i porti per la Terra Santa che essi dovevano proteggere.
L’Umbria fu attraversata e vissuta dal braccio armato del priorato di Sion ed in particolar modo Perugia.
Ne sono un esempio le chiese di San Bevignate e quella di San Michele Arcangelo ( o tempietto di Porta Sant’Angelo). Spettacolari e maestose le chiese templari non erano proprio chiese ma “roccaforti, castelli, magioni”, un possente rifugio e una sorta di “ospizio” dove accogliere gli anziani, malati e feriti di guerra; ricordiamoci che i cavalieri del tempio collaborarono con gli “ospitalieri”.
Dobbiamo pensare ai “nostri” come monaci guerrieri che seguivano da una parte uno stile di vita molto rigido, ma dall’altra erano abilissimi nell’arte della guerra.
I cavalieri hanno lasciato un segno del loro passaggio in Umbria anche ad Assisi, Città di Castello, Ferentillo, Foligno, Fossato di Vico e Gubbio (dove vi fu il processo ai cavalieri), Magione, Monte Cucco, Spoleto, Narni, Orvieto, Perticano, Pilonico, Sigillo, Terni, Todi.
In ognuno di questi luoghi troviamo una chiesa templare prova e sinonimo del loro passaggio e della loro esistenza.
fonte: angolohermes.com